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mercoledì 8 settembre 2010

My faboulous red shoes: come un paio di scarpe possono portare l’amore

Avete mai pensato che Cenerentola senza quelle sue incredibili scarpette di cristallo probabilmente non avrebbe mai trovato il suo principe azzurro? In ogni favola c’è qualcosa di vero: come successe a Cenerentola, un paio di scarpe speciali possono portare l’amore.
Era una fresca serata di maggio di 2 anni fa. Dopo ore imprigionate sotto il tavolo durante una caotica grigliata casereccia, finalmente qualcuno dei commensali aveva proposto di uscire. Vita finalmente! Non stavamo più nella pelle:avremmo volteggiato tutta la sera, saremmo state al centro dell’attenzione una volta salite sul cubo, avremmo fatto morire d’invidia tutte le donne e soprattutto ci saremmo divertite ad ammiccare ai maschietti: chi può resistere ad un paio di fiammanti Louboutin Rosse?!

La Movida quella sera ci avrebbe portate al vecchio Caramel, un locale chiccoso in provincia di Lecco, con uno splendido patio interno che accoglieva una lussuosa piscina dorata. Quale posto migliore dove scaldare le suole?
Percorsa velocemente la passerella all’ingresso ci siamo ritrovate nel mezzo della folla ballerina, un caos di persone chiassose e spensierate che si muoveva vorticosamente, quasi divenisse un unico essere dotato di vita. Attorno a noi scarpe di ogni foggia e colore, decoltè aguzze, open-toe consumate, polacchini da uomo degli anni 90 e mocassini carshoe come impone la moda.

Sandali, zeppe (troppe zeppe), scarpe usate, consumate, rotte, sporche, scarpe fuori moda, scarpe nuove di zecca-comprate-per-la-serata, scarpe-da-rimorchio, scarpe-da-battaglia. Che orrendo delitto restare in mezzo a quel mucchio.

Eppure, disperse in quel magma pseudo-modaiolo che si muoveva a ritmo di musica, finalmente un complimento! Beh non proprio un complimento convenzionale. Un ragazzo ci fissava con aria ammirata. Il che in mezzo a quella gente incurante di modi e mode, era il più bel complimento che si potesse ricevere. Ci ha osservato per qualche istante in silenzio, senza parlare (come fanno i più, dilungandosi in noiosi apprezzamenti, in domande e commenti insulsi). Avevamo fatto colpo. Per di più sembrava uno intelligente.

Un furbetto. Uno di quegli uomini che fanno impazzire le donne. Bello, duro e pericoloso. Ancora non sapevamo che al fianco di quell’uomo misterioso e affascinante avremmo camminato molte altre volte. Ma accettamo la sfida.

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